ENOGASTRONOMIA

In Umbria, così come  in tutte le regioni Italiane, la gastronomia e i prodotti tipici sono legati al territorio e alle tradizioni locali.

Le ricette per preparare piatti tipici si tramandano gelosamente di generazione in generazione e  le materie utilizzate sono assolutamente genuine.

Il clima favorevole, le vallate fertili protette dalle montagne, le dolci colline, i boschi e i fiumi, i laghi dell´Umbria sono luoghi ideali per coltivare prodotti, vini e olio di qualità.

 

LA PORCHETTA

Il re della cucina Umbra è il maiale e Norcia è la città in Umbria di  maggiore produzione  e trasformazione di questo animale. L´arte di lavorarlo si tramanda da generazioni nelle famiglie di macellai  a Norcia e questi sono così famosi che ora in tutta Italia i macellai di maiali  vengono chiamati "norcini".

Il prosciutto crudo di Norcia è molto conosciuto: è poco salato e la sua qualità deriva dall´altitudine e dal fresco delle montagne in cui vengono allevati gli animali. E´ ottimo con due  belle fette di pane!

Ci sono tanti salumi fatti con la carne di maiale e tanti piatti tipici proposti. La più conosciuta è senz´altro "la porchetta": un maiale condito con finocchio selvatico, rosmarino, aglio, pepe nero, sale che viene infilato in uno spiedo e poi arrostito lentamente.

E´ ottimo servito in un panino e mangiato all´aperto. Si trova facilmente in vendita nei mercati settimanali e anche in piccoli furgoni bianchi aperti,agli angoli delle strade. Di solito c´è una fila di gente in attesa ed è meglio fermarsi!!

 

IL PESCE

Nonostante l´Umbria non sia bagnata dal mare, i piatti di pesce fresco si trovano facilmente nei menu locali grazie alla presenza di vari fiumi e del Lago Trasimeno.

Si cucinano trote, persici, anguille, gamberi di lago, così come la carpa regina e il tegamaccio, una zuppa di pesce di lago.

La più conosciuta è la "regina in porchetta", condita con finocchio selvatico, pancetta, cipolle e arrostita sul forno a legna: una vera specialità del Lago Trasimeno.

In passato si usava pagare  le tasse con i pesci: anche se sarebbe bello poterlo fare oggi,  è sicuramente meglio gustare questi piatti!

 

LA PASTA E IL PANE

I piatti a base di pasta, soprattutto fatta a mano, sono una tradizione umbra. I più conosciuti tipi di pasta sono gli "strangozzi", come lunghi spaghetti  fatti con farina e uova e gli "umbricelli" che invece sono fatti con farina e acqua e stesi arrotolandoli a mano.

Entrambi sono ottimi serviti con un sugo di pomodoro e aromi, a volte anche con verdure.

Il pane umbro non è salato. Assolutamente d aprovare è la tradizionale "torta al testo", un disco di pasta fatta con farina e acqua e cotta su un "testo" riscaldato sul fuoco.

 

LO ZAFFERANO E I TARTUFI

Dal 13° secolo Città della Pieve è famosa per la produzione di zafferano. La città era famosa per la produzione di tessuti e lo zafferano veniva utilizzato per tingerli.

I ricchi suoli dei boschi umbri e il clima favorevole sono perfetti per la crescita di tartufi. Quelli neri si trovano  nella zona di Norcia e Spoleto mentre quelli bianchi in Alta Valle del Tevere, a Orvieto e nella zona di Gubbio e Gualdo Tadino.

I piatti tipici a base di tartufo sono svariati, soprattutto con la pasta e con la carne.

 

LA FAGIOLINA DEL TRASIMENO E LA LENTICCHIA DI CASTELLUCCIO

Alcuni anni fa, questo piccolo  e pregiato fagiolo che cresce nelle campagne intorno al Lago Trasimeno, è stato salvato dall´estinzione.

Di colore bianco, marrone, nero o salmone è piccolo e delicato ma con un sapore particolare.

La lenticchia coltivata sul piano di Castelluccio di Norcia, in alta montagna, è anch´essa piccola e dal sapore

unico. Ha una produzione limitata ed è conosciuta in  tutto il mondo.

 

I FORMAGGI

è un formaggio prodotto con un latte misto di mucca e pecora.

Il "pecorino umbro", diverso da quello toscano, viene fatto con il latte di pecora.

 

I DOLCI

Assolutamente da provare è "il torciglione", un dolce natalizio fatto con mandorle, zucchero e uova e a forma di serpente (o anguilla del lago). Come richiede la tradizione deve essere tagliato dalla coda verso la testa.

In molte pasticcerie di Perugia, nel periodo pasquale si trova la "ciaramicola" un dolce di colore rosa con sopra una glassa bianca. La tradizione narra che le giovani ragazze preparavano questo dolce per il fidanzato.

Questo dolce viene preparato in 2 modi ed ha 2 significati:

- come un semplice dolcee secco con sopra delle strisce di pasta messe a croce: sopra ci sono 5 palle fatte sempre di pasta e indicano le 5 porte della città;

- il dolce viene coperto con uno strato di meringa morbida coperta di palline colorate; il rosso e il bianco sono i colori di Perugia, il verde,blue giallo sono la campagna umbra, le montagne e il lago.

Assolutamente da non perdere è una visita al "Museo della Perugina" all´interno della fabbrica che produce il  cioccolatino famoso in tutto il mondo "il Bacio Perugina".

 

L´OLIO DI OLIVA

L´Umbria è una delle regioni Italiane in cui si produce molto olio di oliva ed è l´unica regione ad avere la denominazione DOP (Denominazione Origine Protetta) certificata su tutto il suo territorio.

il 90% dell´olio prodotto è extra vergine  di oliva, la percentuale più alta in Italia.

L´olio di oliva umbro ha un sapore chiaro e fragrante.

A Torgiano e Trevi ci sono due Musei dedicati alla coltivazione dell´olivo e alla produzione di olio di oliva.

 

IL VINO

Come per la vicina Toscana, anche l´umbria produce vini di qualità adatti a tutti i palati e per tutte le tasche.

I vini più prestigiosi e che hanno l´etichetta DOCG  sono il "Torgiano Rosso riserva" e il "Sagrantino di Montefalco".

L´ultima domenica di Maggio si svolge  la manifestazione "Cantine aperte" per visitare molte cantine umbre

e degustare vini locali.

L´Umbria dei vini è divisa in 11 zone con denominazione  DOC:

Assisi, Colli Tiberini, Colli Amerini, Colli del Trasimeno, Torgiano, Colli Perugini, Montefalco, Colli Martani, Lago di Corbara, Orvieto e il Rosso Orvietano.

Probabilmente il vino umbro più famoso e antico è il "Bianco di Orvieto". Questa zona è infatti stata abitata sia dagli Etruschi che dai Romani. Si dice poi che questo vino sia stato fornito senza limite al pittore Pinturicchio quando dipingeva gli affreschi del Duomo di Orvieto.